Page 47 - Memorie di Torino (vol.1) - Medaglie, gettoni e distintivi 1706-1970
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Bollettino di Numismatica Monografia n. 13.I 2006

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                                         TORINO, 1819: VISITA ALLA ZECCA

      La Zecca di Torino cambiò diverse sedi nei primi secoli di attività.7) La sede della primitiva Zecca, stabilita da
Filippo d’Acaia nel 1297, è sconosciuta, mentre sappiamo dai documenti d’archivio che nei secoli successivi essa
fu collocata in diverse case private prese in affitto, forse appartenenti ad un’unica famiglia, quella dei de Gorzano.

      La localizzazione della Zecca nel Cinquecento è documentata sulla pianta della Città di Torino (contrada
del Cappel Verde/contrada delle quattro pietre/ Porta Palatina/cantone zecca). Tutti gli stabili menzionati nei
documenti d’archivio come sede di zecca vennero abbattuti e sostituiti nel Settecento dal Palazzo del Semina-
rio dei Chierici, su progetto di Juvarra, ora situato tra via Quattro Marzo e Via XX Settembre. Nel 1677, su
ordine della reggente duchessa Maria Giovanna Battista, fu intrapresa la costruzione di un nuovo edificio pro-
gettato da Carlo di Castellamonte. L’edificio della Zecca, attiguo all’area della Cavallerizza Ducale, venne
inserito su un’asse viario denominato da allora via della Zecca, l’attuale via Verdi. Qui rimase sino alla defi-
nitiva chiusura nel 1870, quando fu occupato dagli uffici della Pretura e dal Commissariato di Polizia.

      Non abbiamo notizia di attrezzature superstiti della Zecca di Torino, nè di immagini raffiguranti il suo
aspetto esterno o interno, per cui rimandiamo alla più celebre immagine di un’officina monetaria che il Sette-
cento ci abbia tramandato (Fig. 26).

      È quindi particolarmente preziosa la descrizione che ne fa Modesto Paroletti, datata all’anno 1819, che
qui riportiamo integralmente.

Fig. 26 - DIDEROT - D’ALEMBERT, Encyclopedie, Monnoyage (part.) (Archivio di Stato di Torino, Biblioteca Antica)

7) PENNESTRÌ 2000, pp. 46-47.

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