Page 15 - Memorie di Torino (vol.1) - Medaglie, gettoni e distintivi 1706-1970
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Bollettino di Numismatica Monografia n. 13.I 2006

                                                               Quasi una storia

      Grazie a quell’apporto ed all’elenco che distingueva le medaglie d’oro e quelle d’argento, siamo oggi in
grado di disporre, all’interno del fondo Medaglie Torinesi, di una selezione discretamente rappresentativa di
esemplari, quasi sempre provvisti di una documentazione relativa alla provenienza, che va ad integrarsi con
quella dell’Archivio Storico della Città.4)

      A questo fondamentale apporto si aggiunsero, a partire dagli anni Quaranta, medaglie e tessere torinesi
provenienti dalle generose donazioni e dai legati di alcuni amici del Museo, tra i quali vanno ricordati Ettore
Mentore Pozzi e Pietro Gariazzo. 5)

   PER UNA STORIA METALLICA DI TORINO. VALORE E LIMITI DI UNA DOCUMENTAZIONE SPECIALISTICA

      Mi sono spinta ad indagare in questi anni medaglie, gettoni, tessere e distintivi prodotti a Torino, alla
ricerca di possibili, inesplorate chiavi di lettura, con la convinzione che medaglie ed oggetti affini non siano,
in generale, un complemento iconografico accessorio per saggi di storia e di storia dell’arte, né rappresentino
una prova per avvalorare un’improbabile storia scandita da date ed eventi memorabili.

      Relegate solitamente ad un ruolo marginale fuori dai confini disciplinari della numismatica, le medaglie,
e di conseguenza gli studi ed i cataloghi di medaglie, hanno finito con l’essere uno strumento bibliografico
accessorio, riservato ai numismatici e ai collezionisti. Colpa di una visione troppo specialistica o indifferenza
nei confronti di un prodotto/documento che dagli allori della retorica ottocentesca è sprofondato nel limbo di
un prolungato disinteresse? La risposta potrebbe risiedere nella fisionomia stessa della medaglia con le sue
caratteristiche più peculiari. In quanto multiplo d’arte, essa non ha il valore e l’unicità di un oggetto d’arte tra-
dizionale, se non nei casi delle fusioni d’autore. Non ha il valore di un documento storico, poiché palesemen-
te costruito su messaggi ed immagini che riflettono solo indirettamente eventi e protagonisti della storia.6)

      Nel nostro caso, una raccolta di medaglie legata alla storia della città può ancora rappresentare un prezio-
so archivio di documentazione e, con un accorto e consapevole utilizzo, può divenire può divenire essa stessa
chiave di lettura per ripercorrere storie e cronache cittadine.

      La maggior parte del materiale catalogato proviene, naturalmente, dal fondo Medaglie Torinesi del Meda-
gliere Civico, integrato con donazioni ed acquisizioni più recenti.7) Nel selezionare ulteriormente i materiali
da inserire nel catalogo, ho proceduto sulle tracce di un fil rouge attraverso l’identità storica e sociale della
Città, raccontata dalle medaglie e dalle serie metalliche, dalle più auliche alle più umili. Da qui la scelta di
inserire nel catalogo non solo le medaglie torinesi in senso stretto, quelle cioè commissionate, ideate o comun-
que prodotte a Torino, ma anche quelle che, oggetto di doni e scambi o di collezionismo, rappresentano in
qualche misura un coinvolgimento della città e dei cittadini.

      Come ogni storia metallica definita o ancora incompleta, il medagliere cittadino ci racconta una storia
incompiuta, occasionale, artificiosa, tutta da documentare e da decostruire. Una narrazione inevitabilmente
discontinua per le cesure cronologiche e per le ricorrenti lacune che caratterizzano in genere ogni medagliere, a
volte appena svelata dalla spessa cortina della censura e dell’accentramento di Casa Savoia e della sua corte.8)

        4) AMCT.MCN, Miscellanea Medagliere Civico, Verbale di trasferimento nel Medagliere del Museo Civico a titolo di deposito di n. 156 medaglie,
già conservate nell'armadio delle quattro chiavi presso la Divisione Segreteria Generale, 1934.

        5) PENNESTRÌ 2001, pp. 57-58.
        6) PENNESTRÌ 1995, pp. 18-21.
        7) Donazioni Dardanelli (2000-2001) e Albera (2002). V. vol.II, p. 117.
        8) Si veda per tutti il caso della medaglia di Gaspare Galeazzi (Cat. n. 76).

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