Page 11 - Memorie di Torino (vol.1) - Medaglie, gettoni e distintivi 1706-1970
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Bollettino di Numismatica Monografia n. 13.I 2006

                        MEDAGLIE TORINESI DAL 1706 AL 1970
                                          Quasi una storia

  IL MEDAGLIERE CIVICO DI TORINO E LA COLLEZIONE DI MEDAGLIE DALLE ORIGINI AGLI ANNI TRENTA

      Un anno dopo l’istituzione del Museo Civico nel 1863, gli sforzi per l’ordinamento e la classificazione delle
raccolte di “oggetti d’arte di vario genere”, che andavano prendendo forma secondo i propositi del Comitato Diret-
tivo, il consulente Leone Tettoni presentò al Presidente Pietro Baricco un elenco delle monete “possedute dal
Museo Civico”.1) Si trattava del primo nucleo di monete e medaglie, quello stesso che avrebbe costituito, per così
dire, la trama su cui innestare la rappresentazione di una storia d’Italia documentata dalle monete e dalle medaglie.

      L’esame dell’elenco di Tettoni rivela la marginalità e la provvisorietà della raccolta numismatica, carat-
teristiche che perdureranno sino a quando la direzione di Vittorio Viale, a partire dal 1930, ne deciderà il nuovo
corso. Gli esemplari registrati nell’elenco non vengono infatti contrassegnati da un numero d’inventario, nè
risultano iscritti nel catalogo del Museo redatto a cura del Comitato Direttivo, come prevedeva espressamente
il Regolamento provvisorio per tutti gli oggetti acquisiti dal Museo.

      Grazie a questo primo, sommario elenco di Tettoni, che segnala autorità emittente, zecca, cronologia, metal-
lo, confronti, relativa rarità ed eventuale valutazione, siamo in grado di ritenere che tale nucleo originasse da una
collezione ispirata all’ordinamento ottocentesco e di formazione locale, che venne ceduta o donata al costituen-
do Museo Civico. L’Impero romano, gli antichi Stati italiani, Torino, i Savoia e il Piemonte sono rappresentati in
proporzioni sufficienti a definire un tracciato coerente, nonostante le discontinuità evidenti proprio nelle serie
monetali dei Savoia, discontinuità che verranno cancellate con l’importante acquisizione del Gabinetto numisma-
tico della Regia Zecca, passato al Museo Civico nel 1870 per il tramite dell’Accademia delle Scienze.

      La preziosa donazione è da considerare quindi una vera e propria svolta nella storia della raccolta numi-
smatica civica, evidenziata e ribadita dalle successive scelte del Comitato Direttivo. Quest’ultimo, attraverso
alienazioni, scambi e cessioni con i vari musei cittadini, culminanti con la deliberazione municipale dell’11
febbraio 1897, assegnerà d’ora in poi un ruolo di indiscussa preminenza alle serie sabaude e piemontesi ed alle
medaglie relative a fatti e uomini illustri della storia d’Italia.

      Il Gabinetto numismatico rappresentava in primo luogo l’archivio della produzione della Zecca di Tori-
no, naturalmente con il relativo materiale creatore, vale a dire conii, ceselli, punzoni, virole.2) La raccolta era
nata anche con uno scopo documentario: un campionario della produzione nazionale ed estera che ancor oggi
ritroviamo nelle raccolte numismatiche di una zecca monetaria.

1) I primi tre paragrafi di questo capitolo sono tratti da PENNESTRÌ 2001, pp. 45-53.
2) Un elenco dei punzoni si trova in Zecca, Conii.

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