Page 56 - Memorie di Torino (vol.1) - Medaglie, gettoni e distintivi 1706-1970
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Bollettino di Numismatica Monografia n. 13.I 2006
La fabbrica delle memorie
I PREMI “INUTILI”. LE MEDAGLIE ALLE ESPOSIZIONI INDUSTRIALI
Con l’uso sempre più diffuso delle medaglie nei più svariati contesti della vita sociale (Fig. 37) e politi-
ca, prende forma e si afferma un’attenta e rigorosa definizione tipologica di tali strumenti, visti come espres-
sione e mezzo di comunicazione visiva e sociale.16)
La breve riflessione che qui riportiamo,17) mentre ribadisce l’importanza della medaglia come segno
decorativo individuale, introduce, con largo anticipo, la crisi del suo valore simbolico assoluto, sia storico che
artistico, una crisi che culminerà con la svolta di fine secolo.18)
“Come lavoro speciale il nostro giornale rimarrebbe incompleto, se omettessimo di produrre l’intaglio delle
medaglie destinate come premii per l’Esposizione; diamo quindi quello di quattro di coteste medaglie.
Ammettiamo senza esitanza esser lavoro di grand’arte e difficoltà il disegnare e l’eseguire una medaglia; ma
con tutto ciò sembraci sia quello il meno artistico premio che sceglier si fosse potuto. Eccetto come persona-
le decorazione, le medaglie sono assolutamente inutili, e nessuno per altero che andar possa d’aver ottenuto
un premio penserà mai a portare una medaglia d’Esposizione. Verrà questa semplicemente rinchiusa nel suo
stuccio, e toltane per esser mostrata in casi particolari; e per quanto eccellente esser possa come lavoro d’arte
una medaglia sarà incontanente copiata, riprodotta in una comune medaglia di bronzo, di rame, di metallo
bianco, e venduta per pochi scellini o denari (pence).
Le medaglie stan bene per premii di scuole. I ragazzi le portano nelle loro classi, convengono come decora-
zioni militari, distinguendo i soldati che le portano nelle loro classi fra i loro compagni; ma come onorificen-
ze ai maestri dell’industria, sono affatto fuor di luogo; di tutte le ricordanze di un ben diretto sforzo, le più inu-
tili le riputiamo. Che mestieri avvi egli quivi d’immaginar allegorie a mercadanti, manifatturieri, disegnatori,
lavoranti di plastica, inventori ed operai d’arte?”
(Da La Grande Esposizione di Londra, 1851)
Fig. 37 - GIUSEPPE FERRARIS, medaglia per l’Esposizione nazionale dei Prodotti d’Industria, Torino 1858 (Cat. n. 55)
16) V., in generale, BASSIGNANA 1990, pp. 24-25.
17) Il testo mi è stato segnalato da Pier Luigi Bassignana.
18) V. infra, p. 127 sg.
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