Page 83 - Memorie di Torino (vol.1) - Medaglie, gettoni e distintivi 1706-1970
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Bollettino di Numismatica Monografia n. 13.I 2006
CRONACHE CITTADINE E FASTI DELLA CAPITALE
1861-1900
Il nuovo assetto politico determinato dall’Unità italiana e l’iniziale ruolo di capitale del Regno asse-
gnato a Torino (1861-1864) consacrarono la medaglia ideale testimone di un recente passato eroico e di un
presente fitto di eventi.
Negli stessi anni, accanto alla monumentalizzazione sempre più rilevante delle memorie cittadine, la
medaglia si affermava come mezzo di celebrazione, di promozione commerciale versatile e trasversale, sem-
pre più diffuso ed accessibile all’intera comunità cittadina.
Nel 1870, la chiusura definitiva della Regia Zecca di Torino sancì la fine del monopolio che aveva
caratterizzato la produzione di medaglie
ed oggetti affini all’interno dello Stato
sabaudo a partire dal 1824.1) Per far fron-
te alle accresciute richieste del mercato,
sorsero e si svilupparono in questo perio-
do a Torino ditte specializzate nella
coniazione di medaglie, come la Cravero
e Cargnino (Cat. nn. 131-132) (Fig. 38) e
la ditta Marengo, mentre altre ditte, come
la Borani (Cat. n. 123), affiancarono alla
tradizionale attività di oreficeria, quella
di incisione e coniazione di medaglie.2)
Due categorie di medaglie meritano
attenzione rispettivamente per aspetti
Fig. 38 - DITTA CRAVERO E CARGNINO, logo pubblicitario sulla custodia della quantitativi e qualitativi della produzione:
medaglia per l’Esposizione Generale Italiana 1884 (Cat. n. 131)
le medaglie premio e quelle prodotte
come ricordo delle grandi esposizioni degli ultimi decenni del secolo. Soltanto per promuovere e celebra-
re la grande Esposizione Generale Italiana del 1884 furono create da parte di numerosi artisti in varie città
italiane ben 34 medaglie.3)
1) CERRATO, p. 82
2) V. vol. II, pp. 118 ss.
3) V. l’elenco di CAMOZZI, per le medaglie datate all’anno 1884
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